Comitato per la Liberazione di Julian Assange - Italia

23 gennaio 2020

Stati Uniti d'America: nessuna protezione ai giornalisti stranieri

L'accusa degli Stati Uniti d'America nel procedimento contro Julian Assange ha presentato documenti in cui si afferma che, se estradato, non gli verrà garantita la protezione ai sensi del primo emendamento perché cittadino straniero.

Oggi all'uscita dal Tribunale di Westminster Kristinn Hrafnsson, caporedattore di Wikileaks, si è intrattenuto a illustrare le implicazioni di quanto ha appreso dalla Corte. Per quanto riguarda Julian Assange gli Stati Uniti d'America manifestano l'intenzione di applicare quelle che definiscono "speciali misure amministrative".

Hrafnsson è un giornalista d'inchiesta islandese che ha ottenuto per tre volte nel suo Paese il riconoscimento di giornalista dell'anno. Durante il suo lavoro alla televisione pubblica ha svelato corruzioni ai massimi livelli e attività criminali. Prima di assumere la guida di Wikileaks, fornì all'organizzazione fondata da Julian Assange i risultati del proprio lavoro per aggirare la censura imposta da banche e potentati economici.

Hrafnsson denuncia subito la gravità del caso, dice rapidamente ai suoi colleghi che bisogna mobilitare l'opinione pubblica e poi rivolgendosi agli astanti afferma:
"Gli Stati Uniti hanno deciso che tutti i giornalisti stranieri, che includono molti di voi qui, non otterranno protezione ai sensi del primo emendamento della Costituzione".
L'annuncio mostra subito l'incongruenza tra la pretesa extra-territorialità con cui da una parte si vorrebbero condannare i giornalisti che in ogni angolo del pianeta si oppongono agli interessi degli Stati Uniti d'America e la contemporanea comunicazione che le garanzie a loro tutela previste dal primo emendamento della Dichiarazione dei diritti non verranno riconosciute sul suolo americano.

Hrafnsson prosegue:
"Non è su Julian Assange, riguarda la libertà di stampa, quindi abbiamo a che fare con un caso politico, la persecuzione politica di un giornalista e un grave attacco alla libertà di stampa in tutto il mondo. Emerge da ciò che prima di tutto gli Stati Uniti d'America non sono disposti a riconoscere il primo emendamento ai giornalisti stranieri, un annuncio che suona come una dichiarazione di guerra per la comunità internazionale dei giornalisti".
La Costituzione degli Stati Uniti d'America è stata completata il 17 settembre 1787 ed è la più antica ancora in vigore. I cambiamenti più importanti furono tempestivi e, sulla scorta del timore che se lasciato senza vincoli un forte Governo centrale avrebbe tiranneggiato i cittadini, vennero aggiunti i primi dieci emendamenti noti come Dichiarazione dei diritti.

Il primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America afferma che:
Il Congresso non promulgherà leggi per il riconoscimento ufficiale di una religione, o che ne proibiscano il libero esercizio; o che limitino la libertà di parola, o di stampa; o il diritto delle persone di riunirsi pacificamente in assemblea e di fare petizioni al governo per la riparazione dei torti.
Il caporedattore di Wikileaks Kristinn Hrafnsson all'uscita dal Tribunale di Westminster

Corriere della sera — Il personaggio — Kristinn Hrafnsson, erede di Assange: "Lo salverò per il bene di tutti"

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